Il Cormorano è presente in Italia sia come nidificante che come svernante.
In Lombardia è specie svernante; individui svernanti erano presenti in piccoli gruppi alla fine degli anni ’70 ed hanno iniziato ad aumentare in modo considerevole all’inizio degli anni ’80.
Il Cormorano ha corpo affusolato, lungo fino a 90 cm, un becco robusto terminante a uncino. Il collo è lungo e flessibile e la coda è rigida. Il piumaggio è nero lucente. I più giovani sono brunastri con parti inferiori chiari.
Il Cormorano, in qualità di uccello acquatico, ha zampe con piedi palmati. Le penne non sono perfettamente impermeabilizzate, come quelle degli altri uccelli, ciò consente di non trattenere aria e di avere un nuoto più efficiente durante le immersioni.
Per catturare i pesci di cui si nutre, il Cormorano si tuffa in acqua e nuota anche in profondità.
Tra le prede maggiormente cacciate sul fiume si hanno: il cavedano, il barbo, la savetta, il pigo, l’anguilla. Oltre a pesci e crostacei, si nutre anche di sostanze vegetali.
Caratteristica è la posa con le ali semiaperte per asciugare al sole il suo piumaggio.
Si associano spesso situazioni di commensalismo tra cormorani, gabbiani e aironi cenerini.
Il suo habitat è il fiume.
Nidifica e anche sugli alberi o su coste rocciose, costruendo un ammasso di stecchi, erbe, alghe e sostanze vegetali varie.