Come Preparare un Repellente per i Tassi

Il tasso è un mammifero protetto in molti Paesi europei, apprezzato per il suo ruolo ecologico ma temuto quando scava gallerie in giardino o rovista tra aiuole e orti in cerca di lombrichi. Impedire con metodi crudeli l’accesso al proprio terreno è illegale e moralmente discutibile: una soluzione efficace e rispettosa consiste nello sfruttare l’olfatto estremamente sensibile dell’animale, creando un odore tanto sgradevole da spingerlo a cambiare itinerario senza recargli alcun danno. In questa guida troverai un procedimento dettagliato per preparare in casa un repellente naturale a base di peperoncino, aglio e aceto, integrato da buone pratiche di applicazione e da considerazioni sulle norme di tutela che disciplinano ogni intervento nei confronti dei tassi.

Cornice legale ed etica

Prima di passare alla pratica conviene ricordare che in Regno Unito, così come in diverse regioni italiane dove il tasso è specie protetta, è vietato catturare, ferire o uccidere l’animale e persino ostacolare l’accesso ai suoi nidi sotterranei, detti setts. La normativa britannica prevede sanzioni penali fino a sei mesi di carcere per chi infrange il divieto, e disposizioni analoghe valgono anche nel nostro ordinamento, a tutela sia della fauna selvatica sia della sicurezza pubblica. Il repellente proposto in questa guida non blocca i varchi di ingresso né altera i luoghi di riproduzione: si limita a rendere alcune zone poco appetibili grazie a odori forti ma atossici, in linea con le regole che proibiscono “cruel ill-treatment” o disturbo diretto degli animali.

Perché puntare sull’olfatto

Il tasso vanta un apparato olfattivo fra i più evoluti tra i carnivori europei: con le sue ghiandole odorifere comunica il territorio e riconosce la dieta di possibili rivali. Questo istinto primordiale è la nostra chiave di volta. Capsaicina (la molecola piccante del peperoncino), allicina (il principio attivo dell’aglio) e alcune essenze come citronella e olio di Olbas sprigionano aromi penetranti che lo infastidiscono senza nuocergli. Studi empirici sull’uso di peperoncino per scoraggiare ungulati e piccoli carnivori, uniti a esperienze pratiche in orticoltura biologica, confermano che una miscela di spezie, aceto e tensioattivo forma un velo repellente efficace finché resta percepibile sul suolo.

Ingredienti e loro funzione

Serve acqua per veicolare gli aromi; aceto bianco che, con il pH acido, prolunga la vita del preparato; peperoncino in polvere o salsa piccante ricca di capsaicina che irrita le mucose nasali; aglio frantumato per la sua componente solforata persistente; poche gocce di sapone neutro o di Marsiglia, indispensabili per rompere la tensione superficiale e far aderire la soluzione alle foglie e al terreno. Varianti prevedono l’aggiunta di olio essenziale di citronella o menta piperita, entrambi caratterizzati da volatilità media e aroma sgradito ai tassi, sebbene necessitino di riapplicazioni frequenti dopo piogge abbondanti.

Attrezzatura minima

Per la preparazione basta una pentola capiente in acciaio, un colino fine o una garza per filtrare, un mestolo di legno, guanti spessi e occhiali protettivi per evitare irritazioni da aerosol di peperoncino, una bottiglia di vetro scuro per la fase di riposo dell’infuso e infine un normale spruzzatore da giardinaggio dotato di ugello regolabile.

Procedura di preparazione passo a passo

Versa circa tre litri d’acqua in pentola, aggiungi dieci-dodici peperoncini rossi tritati finemente (oppure cinque cucchiai colmi di scaglie essiccate) e lo stesso numero di spicchi d’aglio schiacciati. Porta lentamente a ebollizione, abbassa la fiamma e lascia sobbollire quindici minuti mescolando di tanto in tanto, così da estrarre i principi attivi in soluzione acquosa. Spegni, copri e attendi che la temperatura scenda al di sotto dei quaranta gradi, quindi filtra il liquido in un recipiente pulito. Integra mezzo litro di aceto bianco e un cucchiaino da tè di sapone liquido, mescola delicatamente per non creare schiuma abbondante. Se desideri aumentare l’intensità olfattiva, puoi unire venti gocce di olio essenziale di citronella, sapendo però che la volatilità di queste essenze richiede interventi di manutenzione più frequenti. Imbottiglia la soluzione ancora tiepida in un flacone scuro, etichettala con data e ingredienti e lasciala riposare ventiquattro ore, così che gli aromi si amalgamino.

Applicazione e sicurezza

Indossa guanti e mascherina, agita lo spruzzatore per distribuire uniformemente gli oli in sospensione e vaporizza il repellente nelle ore serali, concentrandoti sui punti di passaggio abituali del tasso: in genere bordi di recinzione, porzioni di prato dove appaiono piccoli fori di scavo o aree adiacenti a compostiere e ceppaie. Una distanza di dieci-quindici centimetri dal suolo garantisce copertura senza dispersione nell’aria. Evita di spruzzare direttamente su verdure prossime alla raccolta o su piante in fiore utili agli impollinatori; se il tuo giardino ospita animali domestici, tienili lontani finché il prodotto non si è depositato e asciugato per prevenire irritazioni oculari. In caso di pioggia intensa, ripeti l’applicazione non appena il terreno torna asciutto.

Frequenza di rinnovamento e conservazione

Il preparato conserva l’efficacia massima per due settimane se riposto in frigorifero; a temperatura ambiente dura circa sette giorni. Nei mesi estivi caldi, l’evaporazione accelera la perdita degli aromi e richiede trattamenti settimanali; in autunno, quando l’umidità serale rallenta la dissipazione delle molecole volatili, si può scendere a uno spruzzo ogni dieci-dodici giorni. Ricorda di agitare energicamente la soluzione prima di ogni uso: gli oli essenziali tendono a separarsi in superficie e vanno riportati in sospensione.

Limitazioni e strategie complementari

Il repellente piccante è una misura dissuasiva, non una barriera fisica. Sui terreni argillosi particolarmente odorosi di lombrichi, il tasso può ignorare l’odore pungente pur di accedere a una fonte di cibo facile. Per risultati duraturi conviene dunque combinare più approcci: rimuovere fonti di attrazione come ciotole di pet food lasciate all’aperto, rifinire il perimetro con una rete metallica interrata di almeno venti centimetri e piantare bordure di erbe fortemente aromatiche, dal timo limone al pungente Capsicum annuum ornamentale, che rilascia capsaicina in micro-quantità ogni volta che la pianta viene urtata. Dove consentito dalle normative locali, luci a sensore di movimento o dissuasori ad ultrasuoni possono completare il quadro.

Conclusioni

Preparare un repellente per tassi a base di peperoncino, aglio e aceto è un’operazione alla portata di chiunque disponga di una cucina e di un piccolo spruzzatore, e rappresenta una soluzione etica, economica e rispettosa dell’ambiente per allontanare questi affascinanti ma a volte invadenti ospiti notturni. Il segreto del successo risiede nella costanza: odori pungenti, se rinnovati con regolarità, convincono il tasso che la tua aiuola non vale lo sforzo. Rispettando la legge che protegge la fauna selvatica e seguendo le norme di sicurezza per l’uso di sostanze irritanti, potrai gestire la convivenza fra il tuo spazio verde e l’ecosistema circostante senza ricorrere a mezzi cruenti. Se vuoi condividere esperienze o varianti sul tema, lascia un commento: le buone pratiche, quando circolano, diventano patrimonio comune e rendono più semplice vivere accanto alla natura nel modo più armonioso possibile.

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Roberto Granda è un appassionato di tecnologia e di tutto ciò che riguarda il mondo del fai da te e dei lavori domestici. Sul suo sito web, pubblica guide e tutorial su questi argomenti, con l'obiettivo di condividere la sua conoscenza con il maggior numero possibile di persone.