In Italia la Gazza è stazionaria, nidificante e migratrice irregolare.
In Lombardia è stazionaria, nidificante, migratrice irregolare e parziale svernante.
Nidifica diffusamente nella pianura ma con densità difforme.
La distribuzione è influenzata dalla presenza della Cornacchia che è un possibile competitore e che ne preda frequentemente i nidi.
La Gazza ha dimensioni medio-grandi (lunghezza 47-50 cm), becco più breve della testa, robusto e leggermente uncinato all’apice, coda assai lunga e graduata, ali piuttosto corte e arrotondate.
Il piumaggio in entrambi i sessi è di colore nero vellutato con varie iridescenze verde-bluastre o porporine su testa, gola, dorso, ali e coda, mentre sono di colore bianco fianchi, addome e copritrici esterne delle ali. Il becco e le zampe sono neri.
In volo è riconoscibile con facilità per la lunga coda graduata e la colorazione bianca e nera del piumaggio. Il suo volo è diritto e lento, sebbene con rapidi battiti d’ali.
Si posa soprattutto sugli alberi mentre sul terreno, ove ricerca il cibo, cammina e saltella agilmente con la coda tenuta spesso sollevata.
Come altri Corvidi è nota per la sua prerogativa di raccogliere e nascondere oggetti luccicanti o colorati (da qui il termine “gazza ladra”).
La sua dieta comprende sia sostanze animali che vegetali:
insetti (soprattutto coleotteri e loro larve, ortotteri, larve di lepidotteri), molluschi, lombrichi, zecche, lucertole, piccoli rettili, uova e nidiacei di uccelli, micromammiferi (toporagni, topi, arvicole), animali debilitati, carogne, resti alimentari e di macellazione;
semi di varie essenze tra cui cereali, frutta fresca, noci e nocciole.
La stagione riproduttiva inizia in aprile.
Il nido piuttosto voluminoso è costruito da entrambi i sessi su alti alberi o cespugli spinosi, utilizzando stecchi e rametti secchi cementati con fango e terra; l’interno è foderato di radichette, erbe, peli e piume. Di solito il nido è coperto da una cupola di stecchi, formare un tetto, ed è provvisto di due aperture.
Le 5-6 uova deposte vengono incubate dalla sola femmina per 17-18 giorni.
I piccoli restano nel nido per quasi un mese, ma anche quando cominciano a volare continuano ad essere imbeccati per qualche tempo. Il nucleo familiare resta unito fino all’autunno e talvolta anche per tutto l’inverno.
Depone una volta all’anno.
Frequenta i margini di boschi, boscaglie rade, prati e zone coltivate con alberature e, più in generale, ambienti aperti con sufficiente vegetazione arborea in pianura, collina e montagna fin oltre i 1.500 m di altitudine.
La specie è esclusa dalle zone molto boscate ed è invece favorita da un grado elevato di urbanizzazione.
Si posso osservare sia individui isolati che a piccoli gruppi.