Chi desidera un rosaio in terrazza non può assolutamente ignorare le operazioni di potatura, dal momento che la loro applicazione è indispensabile per ottenere fioriture rigogliose e piante eternamente giovani ».
Correntemente i rosai vengono classificati secondo il loro aspetto, il portamento e le caratteristiche di fioritura: avremo pertanto rosai rifiorenti, rampicanti, ad alberello o a cespuglio; con fiori isolati o a mazzo; con fiori piccoli, medi e grandi.
I rosai, siano essi rampicanti che rifiorenti, si potano verso la fine di febbraio. Si fanno diversi tipi di potatura, dipendenti dal vigore della pianta oltre che dalla specie. Se la pianta è debole, la potatura deve essere corta, 5 o 6 cm, corrispondente a 2-3 gemme. Infatti una potatura lunga su un soggetto debole farebbe sì moltiplicare il numero dei fiori, ma sarebbero fiori piccoli ed esaurirebbero la pianta. Il rosaio vigoroso invece può avere una potatura lunga, da 6 a 7 gemme. Se il piede è molto ramificato, si può sopprimere anche qualche ramo al centro.
Potando corto un rosaio vigoroso, le sue gemme diverrebbero rami legnosi a scapito della fioritura. La potatura dei rosai rampicanti, che fioriscono una sola volta all’anno, è la meno facile. Infatti, oltre ad assicurare alla pianta una bella fioritura, è necessario anche ottenere da questa lunghi rami che hanno il compito di coprire muri, bersò, cancellate. Bisogna perciò scegliere e conservare tra i rami di 3-4 anni, quelli che portano il maggior numero di rametti destinati a coprire muri o altro. Gli altri rami, quelli nodosi o poco ramificati, si possono sacrificare. I giovani rami, nati l’estate precedente, devono essere sorretti, legandoli magari lungo fili di ferro, per dar loro l’inclinazione voluta; i rami giovani siano essi nati in basso o in alto, verranno accorciati per un terzo della loro lunghezza.
Si fa questo per l’equilibrio e il ringiovanimento della pianta. Per stimolarne la fioritura, si potano con le forbici da potatura tutte le piccole ramificazioni secondarie e destinate a portare fiori, lasciando da 2-3 a 6 gemme a seconda che il rosaio sia debole o vigoroso.
il rosaio rampicante si pota anche d’estate. Si eliminano i vecchi legni e quei rami che hanno esaurito il loro ciclo.
Al gruppo dei rifiorenti, che fioriscono 2 o 3 volte l’anno, appartengono i rosai nani, a piccoli fiori. La potatura per questi consiste nel sopprimere i rami che hanno sofferto durante l’inverno e quelli in sovrappiù al centro. Il primo anno si lasciano soltanto da 3 a 5 gemme; negli anni che seguono da 6 a 7 gemme. Dopo la prima fioritura si tolgano sempre i fiori appassiti; questo per favorire la fioritura di altri boccioli, una fioritura che continuerà per tutta l’estate fino all’autunno. I rosai nani e quelli con grandi fiori, anch’essi rifiorenti e sistemati a cespuglio, si potano generosamente al primo anno. In seguito, quando si saranno formati dei rami legnosi, basterà conservare 6-7 gemme. Negli anni più avanti, si dovranno togliere solo i fiori appassiti e i vecchi rami. Infine non trascuriamo i rosai ad alberello, anch’essi rifiorenti. Qui la potatura deve tener conto della forma a palla che assumerà la pianta quando avrà foglie e fiori; bisogna perciò scegliere con cura la posizione delle gemme terminali verso l’esterno perché il cespuglio si sviluppi, crescendo, secondo la forma voluta.
Le rose piantate ad alberello dovranno sempre essere sostenute da un bastone (tutore) che verrà conficcato nel terreno prima della messa a dimora della pianta e quindi fermato alla stessa con legacci di rafia o plastica.
Le tipiche forme di allevamento delle rose: a cespuglio (o arbusto); ad alberello (sarmentose o rampicanti), piangenti. La rosa ha bisogno di terreno ben concimato e di regolari annaffiature. Da maggio a giugno è consigliabile zappare frequentemente il terreno sotto i rosai.
Roberto Granda è un appassionato di tecnologia e di tutto ciò che riguarda il mondo del fai da te e dei lavori domestici. Sul suo sito web, pubblica guide e tutorial su questi argomenti, con l'obiettivo di condividere la sua conoscenza con il maggior numero possibile di persone.