Risulta essere proprio quando le temperature si fanno roventi che, spesso, passa la voglia di cucinare: ecco allora che l’ortofrutta di stagione diventa “bene rifugio” per evitare di accendere il fuoco. Bastano infatti pomodori, insalate, cappucci, cetrioli e carote per imbastire un’ottima base vegetale per un’insalatona fresca e variopinta; oppure la frutta abbinata ad ingredienti diversi per dare ai piatti un tocco più salato e appetitoso.
Come scegliere i meloni
Protagonista immancabile di queste ultime pietanze è il melone, sia nel classico abbinamento con il prosciutto crudo, che come ingrediente di insalate miste: provatelo ad esempio con rucola e gamberetti, una vera sorpresa. Insolita e di sicuro successo è anche la vellutina fredda di melone, che si ottiene semplicemente frullando un po’ di fette mature del frutto e servendolo su dei piatti con pezzettini di pancetta saltata, un filo d’olio extra vergone d’oliva e pane tostato.
Maturo si, maturo no?
Ma come si riconosce un melone veramente maturo? La saggezza popolare e i trucchi della nonna annoverano consigli come l’annusare la buccia o il batterlo con le nocche: ma tutto dipende dalle diverse cutivar. Esistono infatti numeroso tipologie di melone le cui differenze non sono per nulla evidenti, esclusa la macroscopica divisione tra liscio e retato: e ogni cultivar è “buona” solo quando raggiunge il perfetto grado zuccherino (tecnicamente detto grado brix) di almeno il13% che corrisponde, oltre ad un piacevole sapore, alla giusta maturazione delle varie vitamine, beta-carotene, ferro e potassio. Può aiutare l’osservazione del picciolo, che sul melone retato deve presentare delle piccole screpolature indici del fatto che il frutto si è “staccato” in modo quasi naturale, oppure la presenza, sui meloni lisci, di una sottile patina cerosa e lucida sulla scorza: l’alternativa è fidarsi del vostro fruttivendolo, che conosce la serietà delle aziende produttrici che hanno coltivato (e colto al momento giusto) il vostro melone.
Curiosità nutrizionali
Contiene solo 30 calorie per 100 grammi ed è una miniera di principi nutritivi e protettivi, soprattutto se cresciuto sotto il sole: il melone ben maturo dal colore arancione intenso è il più ricco di caroteni antiossidanti, ideali per contribuire a proteggere la pelle dai danni causati dalle radiazioni solari. Tutte le cultivar forniscono inoltre una buona quantità di fruttosio e vitamina C. Il melone contiene inoltre acido folico, utilissimo alle donne in dolce attesa, vitamina B e alcuni minerali come calcio, fosforo, magnesio e potassio. Il tutto con più del 90% di acqua, il che lo rende un ottimo alleato per prevenire la disidratazione estiva e per dissetare corpo e papille nelle giornate più calde e assolate: il frutto ideale per queste roventi giornate.
Anche in inverno
La pianta strisciante del melone non genera frutto solo d’estate: esistono infatti anche i cosiddetti meloni invernali, con polpa bianca o verde e buccia liscia, squisiti da ottobre ad aprile e piatto tipico della cena natalizia siciliana. Nella stagione calda troviamo invece quantità abbondanti di meloni retati, lisci o cantalupi, con scorza parzialmente ruvida e così chiamati in omaggio alla località laziale dove venivano coltivate le scorte personali dei Papi. I meloni retati, più resistenti alle alte temperature, crescono in tutta Italia durante l’intero il periodo estivo, con numerose cultivar: il primo a comparire è il Mundial siciliano, poi il dolicissimo Arper, il Mantovano IGP, il Magenta del Cavallino. I meloni lisci sono più pregiati per profumo e aroma, ma mal sopportano il caldo: la produzione è quindi più concentrata a nord, con l’HoneyMoon, il Pamir lombardo e il Tazio della zona del rodigino.
Come conservare i meloni
Per conservare i meloni e mantenerli freschi il più a lungo possibile, segui questi consigli:
Scegli meloni maturi ma non troppo: Quando acquisti un melone, cerca uno che sia maturo ma non troppo morbido. Un melone maturo avrà un odore dolce e un’estremità opposta al picciolo che cede leggermente alla pressione.
Conserva i meloni interi a temperatura ambiente: Se il melone non è stato tagliato, è meglio conservarlo a temperatura ambiente, lontano da fonti di calore e luce diretta del sole. Questo permetterà al melone di mantenere la sua freschezza per una settimana o più.
Refrigerare i meloni tagliati: Una volta che il melone è stato tagliato, è importante conservarlo in frigorifero per preservare la sua freschezza. Avvolgi il melone tagliato con pellicola trasparente o mettilo in un contenitore ermetico per evitare che assorba gli odori del frigorifero. Così conservato, il melone tagliato dovrebbe durare da 3 a 5 giorni.
Congelare i meloni: Se desideri conservare il melone per un periodo più lungo, puoi congelarlo. Taglia il melone a cubetti o a fette e rimuovi semi e buccia. Disponi i pezzi su un vassoio foderato con carta da forno e mettili nel congelatore finché non si sono congelati completamente. Quindi, trasferisci i pezzi di melone congelati in sacchetti per congelatore o contenitori ermetici. Il melone congelato si conserva bene per diversi mesi.
Controlla il melone regolarmente: Controlla il melone ogni tanto per assicurarti che non ci siano segni di deterioramento, come ammaccature, muffa o un odore sgradevole. Se noti questi segni, è il momento di consumare o smaltire il melone.
Roberto Granda è un appassionato di tecnologia e di tutto ciò che riguarda il mondo del fai da te e dei lavori domestici. Sul suo sito web, pubblica guide e tutorial su questi argomenti, con l'obiettivo di condividere la sua conoscenza con il maggior numero possibile di persone.